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Tropea

Santa Maria dell ‘Isola

La chiesa che è il simbolo di Tropea sorge su una rupe a picco sul mare. Santuario benedettino nel tardo medioevo, fu, successivamente, trasformato in basilica latina in epoca rinascimentale. La facciata fu ricostruita dopo il terremoto del 1905. Da segnalare, al suo interno, una tela del XVIII secolo raffigurante la Natività e alcuni frammenti di lastre tombali del XVI secolo.

Cattedrale della Madonna di Romania

L’edificio sacro, più volte rimaneggiato, si trova nel nucleo medievale, in piazza Duomo. Fu edificato nel XII secolo e Tropea: Tropea itinerari religiosi in provincia Vibo Valentia in Calabria dopo il terremoto del 1783 è stato restaurato. Nel 1785 ha subito rifacimenti neoclassici, ma nel 1926 è stato riportato all’originario stile normanno.

La facciata presenta un grande portale ogivale affiancato da uno minore sulla sinistra. In alto si trova una statua raffigurante la Madonna con il Bambino risalente al XVIII secolo. Sul lato destro della facciata un porticato archiacuto (XIII sec.) prolungato da una struttura seicentesca che collega il duomo al palazzo vescovile; sotto, una serie di statue marmoree secentesche raffiguranti i Santi Pietro e Paolo, la Madonna col Bambino, Santa Chiara e San Francesco d’Assisi.

L’interno della cattedrale è a tre navate diviso da pilastri ottagonali. Si possono apprezzare: nella prima cappella a destra la tomba del filosofo Pasquale Galluppi; nella seconda nicchia un crocifisso ligneo, detto Nero, del XV secolo; vicino all’ingresso della sacrestia il sepolcro della famiglia Gazzetta del 1530; nella cappella del Santissimo Sacramento tele provenienti dalla bottega del Grimaldi; in fondo alla navata, sull’altare, la statua marmorea di frate Agnolo da Montorsoli (1555), raffigurante la Madonna del Popolo; sulla parete dell’abside centrale la tavola del 1330 della Madonna di Romania, restaurata nel ‘500; sotto il pergamo un bassorilievo marmoreo (‘500). Nell’abside minore un ciborio in marmo del XVI sec. con angeli oranti, Eterno padre Benedicente e iscrizioni in latino e greco; sopra di esso la statua marmorea degli inizi del sec. XVII che raffigura la Madonna della Libertà, così detta per ex voto in quanto la città venne liberata nel 1613 dal principe Vincenzo Ruffa. Nella sala Capitolare si conservano intarsi lignei del ‘700 e ritratti dei vescovi di Tropea.

Un portale del XV sec. permette l’accesso al giardino.